Brugnato e Varese Ligure

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Guida turistica Val di Vara – Brugnato – Varese Ligure – Itinerari in Val di Vara

La Val di Vara

La valle più estesa di tutta la Liguria prende il nome dal fiume Vara, che dal monte Zatta termina il suo corso confluendo nel bacino del fiume Magra. Verdissima grazie agli arbusti tipici della macchia mediterranea, ai vasti pascoli, ai ricchi boschi, alle pinete che ne contraddistinguono il variegato ambiente, la Val di Vara spicca inoltre per i suggestivi borghi che la animano, ricchi di storia, tradizione ed arte. Luoghi che ancora possiamo assaporare tra le pietre delle caratteristiche case, delle antiche chiese, degli affascinanti castelli.

Itinerario guidato Half day o Full day

Incontro con la guida a Brugnato (casello autostrada A12)

Il nostro itinerario in Val di Vara inizia dal piccolo borgo di Brugnato, dal 2007 Bandiera Arancione del Touring Club e centro dalla caratteristica forma ad anello dovuta alla originaria cinta muraria difensiva.

L’ingresso al paese avviene dalla porta Soprana: da qui si accede direttamente all‘oratorio di San Bernardo, in origine luogo di preghiera dell’annesso ospitale per pellegrini dedicato a Sant’Antonio, poi sede di una Confraternita, di cui conserva crocifissi e lampade processionali.

Attraversando il paese si osservano i suggestivi portali in pietra, i portici, le edicole, i passaggi voltati, fino ad arrivare al cuore del borgo: la chiesa dei Santi Pietro, Lorenzo e Colombano, oggi concattedrale della Diocesi di La Spezia – Sarzana – Brugnato, il cui aspetto rimaneggiato e stratificato, ancora visibile attraverso i vetri disposti sul pavimento, ne svela la lunga storia. A partire dal VI-VII secolo centro di una notevole abbazia benedettina legata al culto di San Colombano (fondatore della non lontana Abbazia di Bobbio), la chiesa divenne nel 1133 sede della nuova Diocesi di Brugnato (nel 1820 riunita a La Spezia), i cui vescovi fecero allestire il palazzo vescovile che oggi ospita la sezione brugnatese del Museo diocesano e che conserva tracce del primitivo monastero. La visita al museo consente di ammirare al contempo gli ambienti vissuti dai vescovi (per esempio il salone col bel soffitto ligneo) e alcune opere tra dipinti e oreficerie appartenenti alla contigua chiesa o ad altre chiese della valle, tra cui la seicentesca tela raffigurante la Lactatio di San Bernardo di Gian Lorenzo Bertolotto.

Brugnato – foto aerea (immagine prov. La Spezia)

Nel caso di itinerario Half Day è possibile concludere la visita della val di Vara scegliendo tra una delle mete più vicine a Brugnato: il santuario di Roverano sorto sul sito di un’apparizione mariana, dove si ammira una bella tavola tardo-trecentesca fondo oro della Madonna col Bambino; Pieve di Zignago che, oltre all’interessante chiesa con testimonianze marmoreee quattro-cinquecentesche, offre un suggestivo percorso museale che mostra le testimonianze degli insediamenti di età del bronzo ed età medievale nella zona; Pignone, Bandiera arancione del Touring Club, con l’antica pieve dedicata a Santa Maria e il ponte medievale, crollato con l’alluvione del 2011 e in attesa di essere ricostruito.

In caso invece di itinerario Full Day ci dirigiamo verso Varese Ligure, distante una mezz’ora da Brugnato, anch’esso Bandiera arancione e borgo a pianta circolare, come ben si percepisce raggiungendone il centro porticato. Di origini bizantine, Varese è stata a lungo dominata dalla famiglia genovese dei Fieschi, eppure il castello posto a nord del paese è costituito da una torre offensiva e un torrione di difesa edificati da avversari della famiglia, impossessatisi per breve tempo del territorio. Di fronte al castello sorge la bella chiesa barocca di San Filippo Neri e Santa Teresa d’Avila, nata insieme all’annesso convento di monache agostiniane che fino a non molto tempo fa producevano le sciuette, tipici dolcetti di pasta di mandorle, mentre la parrocchiale di San Giovanni Battista è posta al limitare del borgo nuovo e si presenta come un autentico scrigno di opere d’arte, dalla quattrocentesca statua della Madonna col Bambino in alabastro, di provenienza inglese, alle tele dei genovesi De Ferrari, padre e figlio. Accanto alla chiesa parrocchiale è possibile visitare l’oratorio dei Santi Antonio e Rocco, sede della prima confraternita varesina, ancora attiva, di cui si conservano i ricchi apparati processionali.

Oltrepassando il ponte a una sola arcata del 1515 si raggiunge infine il quartiere Grecino (toponimo che testimonia le origini bizantine), oltre il quale è possibile osservare in una caratteristica bottega gli stampi di legno impiegati per realizzare i croxetti, pasta tipica di Varese e di tutto il Levante ligure.

©Turismo5terre – Scritto da: Sara della Bianchina – Guida turistica

Varese Ligure, il Castello dei Fieschi

Varese Ligure, il Castello dei Fieschi

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